mercoledì 30 maggio 2012

...i veri genitori (ghost parents) - parte 5


Ringrazio i quattro genitori fantasma che hanno messo al mondo i miei due figli e che mi hanno permesso di diventare genitore abbandonandoli molto presto... Nel caso i miei figli adottivi sentano l'esigenza, li aiuterò a ricostruire e ritrovare, per quanto possibile, le proprie origini. Ma...

Memoria narrata.

Se l'adottato non è stato abbandonato alla nascita, almeno inizialmente conserverà un ricordo di uno o di entrambi i genitori. Potrebbe ricordarli con affetto e nostalgia, ma anche ricordarli con rabbia e risentimento. È giusto assecondare i ricordi degli adottati più grandi, ma quando con il passare del tempo, il narrato prenderà progressivamente il posto dei ricordi diretti, sarà meglio non indorare troppo la loro precedente esperienza familiare, perché diventerebbe sempre meno reale e sempre più ideale.

L'idealizzazione dei genitori d'origine è molto pericolosa: è facile essere perfetti quando non si è reali! una sorta di genitori Mandrake che tutto possono e che hanno mollato (forse solo temporaneamente) il figlio perché sovrastati da forze soverchianti. Quindi di chi è la colpa dell'abbandono? dei bambini che non rispondevano alle grandi aspettative dei generanti? dei bambini che risultavano inadeguati? stiamo scherzando? colpevolizziamo i figli per salvare quelli che hanno pensato di sopravvivere meglio mollando il soggetto debole che non si è potuto opporre e che deve sopportare il peso dell'abbandono e poi pensare alla sua inadeguatezza?

È giusto, quindi, che vengano ricordati anche gli aspetti e gli episodi sgradevoli altrimenti la memoria falsata renderà mitiche delle figure che generalmente di mitico non hanno nulla. Se le figure dei genitori d'origine risulteranno troppo perfette la conseguenza sarà una sola: la responsabilità dell'abbandono si trasferirà progressivamente sul bambino stesso che se ne addosserà tutta la colpa.

Una questione lessicale.

Le questioni lessicali sono trascurabili? A volte sì e a volte no. A volte le parole utilizzate sono lo specchio di un diffuso pensiero erroneo e distorto. In tal caso è meglio insistere per correggere l'errore lessicale per aiutare a correggere il pensiero erroneo. Se sono solo il frutto di un'abitudine lessicale, allora è meglio cambiarle così da non dare adito a malintesi.

Da dove prende origine il processo adottivo? Tutto nasce da una negazione. La negazione delle cure e dell'accoglienza e quindi dell'amore da parte di due soggetti che mettono al mondo un bambino. Possiamo chiamarli "Genitori" o addirittura "Veri-Genitori"? oppure il termine più azzeccato è esattamente il contrario: "Non-Genitori" che bene descrive la negazione originale?

Tutt'al più si potrebbe chiamarli "Ex-Genitori" come gli ex fidanzati, gli ex mariti, le ex mogli, ecc. In ogni caso non vedo come si possa chiamarli "Veri-Genitori". Qualcuno afferma che "il primo amore non si scorda mai" ma non viene certo in mente a nessuno di affermare che è il "vero amore" se non è realmente l'unico della propria vita.

La ricerca delle origini

Ribadisco ciò che ho affermato nella prima parte di questa serie di articoli: quando i miei figli saranno pronti (e non quando saranno indotti da qualcuno) e vorranno ricercare le proprie origini, li aiuterò, li sosterrò e, se vorranno, li seguirò, un passo indietro perché la mia presenza non sia troppo ingombrante...

(continua)

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